Auto ferma per Covid-19?

Batteria 730X550

Continuano le restrizioni imposte dal Governo e dalle Regioni per bloccare la diffusione dell'epidemia di Covid-19.

Questo comporta, tra le altre cose, un fermo prolungato della nostra vettura in garage o in strada.

Ecco quindi alcuni semplici consigli su come mantenere la vettura in questo periodo, tenendo conto che in realtà non serve fare molto; il periodo di cui stiamo parlando è ancora breve, settimane e non lunghi mesi, e quindi non ci sono parti a rischi sulle auto:

BATTERIA. Il primo, classico e temuto problema, può essere quello della batteria scarica. Si tratta di una evenienza possibile, specie per chi ha una vettura con batteria particolarmente vecchia o, non sapendolo, un sistema di ricarica che è poco efficiente. Il primo consiglio che vi diamo allora è certezza sull’assenza di assorbimenti. Dimenticare acceso o collegato qualunque accessorio potrà far scaricare la batteria. Se al contrario la vettura è di quelle ben tenute, con impianto originale in tutto e per tutto, anche restando ferma non dovrebbe mettere in crisi la batteria. Dotarsi di cavi o booster è comunque buona norma seguendo, se capiti, tutte le cautele del caso nella procedura di avviamento. Staccare i cavi per evitare che si scarichi? Se sapete cosa fate può avere un senso, piccolo, ma di certo ha una serie di rischi grandi, specie per vetture che necessitano poi di accorgimenti o addirittura, sono delicate nei sistemi connessi che non amano gli shock da alimentazione.

SERBATOIO. Lasciare un’auto ferma a lungo con serbatoio pieno non è il massimo, lo sappiamo. Attenzione però a non esagerare, pensando di lasciare sempre in “riserva sparata” le auto che si usano poco durante questi giorni di restrizioni. Specialmente le auto vecchie, trovandosi a “pescare” dal fondo non avranno beneficio, anzi, smuoveranno ed accumuleranno potenziali residui nel circuito di alimentazione.

INIETTORI. Non siamo più ai tempi dei carburatori che letteralmente seccavano parti di tenuta e movimento al loro interno. Oggi, pur esistendo parti “morbide” e di tenuta alla pressione carburante come certi O-Ring e filtri, la qualità degli stessi è a prova di alcuni mesi di fermo. Ovviamente parliamo sempre di auto recenti e ben tenute. Se solo andiamo indietro a modelli Euro3/Euro4, dove magari con gli anni si sono sostituite parti con pezzi non originali o usati: allora il discorso cambia.

MOTORE. Attenzione a non eseguire saltuari e brevi avviamenti del motore solo per lasciarlo girare al minimo, o peggio per “sgasare” e poi subito spegnere. I motori più vecchi non apprezzano meccanicamente, quelli maturi per probabile eccesso di ricchezza nella miscela a freddo e quelli nuovi perché, al contrario, sono “impiccati” dal ciclo emissioni. Consigliato è invece accendere l’auto e muoverla per alcuni km, viceversa rischiate davvero di stressare la batteria per nulla.

GOMME OVALIZZATE. Prestate attenzione al primo riutilizzo, dopo una lunga sosta. Potrebbero essere variate le pressioni dei pneumatici o le risposte di una meccanica ferma da troppo che deve sgranchirsi, come per esempio i freni: cautela e verifica, prima di guidarla come sempre, un’auto rimasta molto a motore spento.

RABBOCCO? Tutti i circuiti delle auto sono a circuito, appunto, chiuso. Gli spurghi e gli sfoghi avvengono quando serve e li cura un professionista. Ne freni, ne clima, tanto meno il liquido di raffreddamento motore o l’olio. Questo sempre e solo se regolarmente tagliandate. Se al riutilizzo dopo la sosta imposta, per Coronavirus o altro, prendete il tempo di guardare dentro, ma anche intorno e sotto all’auto, non dovreste trovare traccia di perdita alcuna. Il contrario, macchie di ogni tipo, deriva da un problema che va fatto notare al meccanico prima di pensare a un semplice rabbocco.

 

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